Una bolla di sapone. Le denunce e gli attacchi mediatici contro il lavori per il restauro del monumento dedicato ad Armando Diaz in Via Caracciolo, si sono rivelate una bolla di sapone, una operazione strumentale. Nelle ultime ore si sono presentati in cantiere i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, l’ispettorato del lavoro per un sopralluogo. Tutto regolare.
“Gli organismi di vigilanza hanno rilevato l’assoluta regolarità dei lavori – spiega l’ingegnere Paola Marone titolare dell’omonima impresa – Le regolarità sono confermate anche dalla Soprintendenza. Il sopralluogo di stamani è il prodotto della campagna di linciaggio mediatico di portata avanti utilizzando giornali e social media e da esposti alla magistratura – continua Marone – La mia azienda ha subito attacchi vergognosi. Non ci scoraggiamo. Io sono una professionista tenace e determinata. Nessuno potrà distruggere il lavoro che svolgo da oltre trent’anni e che tanti e significativi apprezzamenti ha raccolto – aggiunge ancora – Gli operatori delle forze dell’ordine hanno svolto il loro dovere con estrema correttezza e cortesia e del resto io non ho nulla da temere da verifiche di questo tipo – conclude Marone – Ma chi si è reso responsabile di questo clima da “inquisizione” sarà presto chiamato a renderne conto”
di Ciro Crescentini