Ha destato sconcerto, se non addirittura raccapriccio, la faccenda delle panchine di Piazza Carlo III a Napoli, trovate un mattino, munite di un bracciolo centrale, peraltro anche antiestetico, atto ad impedire che fossero utilizzate per riposo da alcuni barboni.
La città dell’accoglienza, concetto tanto declamato in campagna elettorale dall’odierno sindaco, oggi si ritrova a comportarsi nè più nè meno come un’ottusa e indifferente città leghista…
Questa “brillante” idea pare sia dovuta ad un comitato civico di residenti con la puzza al naso, i quali si sono adoperati affinchè il Comune esaudisse le loro pressanti richieste.
Non si sa poi come si sia arrivati alla realizzazione ad opera degli operai comunali, pare infatti che la paternità delle idiozie, così come quella degli idioti che le partoriscono, sia sempre stata dubbia…
A dire il vero la trovata non era certo nuova, era stata applicata in alcuni comuni dell’estremo nord a guida leghista ed aveva suscitato anche violente reazioni, tra cui quella della Presidentessa della Camera Boldrini, la quale aveva fatto eliminare degli accrocchi simili, messi sulle panchine di Bergamo dal sindaco leghista, tal Giorgio Gori.
(Napoli occupa un posto d’onore per il razzismo sociale)
Ecco, bastava andare a fare una semplice ricerca sulla rete: Gorizia, Savona, Bergamo, ce n’era di letteratura sull’argomento e dovunque sono state eliminate a furor di popolo le panchine anti clochard. Invece si è deciso di farlo senza pensare, come facevano gli esecutori senza cervello della ghestapo, forse pensando che potesse partire da li la famosa riqualificazione più volte sbandierata della piazza e dell’attiguo Albergo dei Poveri..
Ironia della sorte, il grande e illuminato re borbonico, aveva scelto proprio quella piazza per ospitare i senza fissa dimora, donando loro il più grande edificio di tutta la città.
(a Vancouver le persone vengono rispettate)
Questo è il punto e la gente esterrefatta si domanda:
Si è esaurita la rivoluzione del lungomare liberato e restituito alla fruizione popolare e si è rattrappita a tal punto da diventare negazione dei più elementari principi di civiltà?
La popolazione pensante chiede spiegazioni e si spera che finalmente giungano, adesso che è stata anche fatta un’interrogazione al Consiglio Comunale a tal proposito dal consigliere Gennaro Esposito, aspettiamo fiduciosi una risposta plausibile e magari anche delle scuse, sarebbe il minimo…
di Angelantonio Falanga