Roma – I beni aziendali confiscati alla mafia, finora mantenuti solo al patrimonio dello Stato, potranno essere trasferiti anche ai comuni, alle province e alle regioni in cui si trovano. Lo prevede una norma di contenuta in un emendamento al decreto Salva Roma recuperato in un disegno di legge rinviato insieme ad altri dal presidente Grasso in sede deliberante alla commissione Bilancio del Senato. L’unica condizione posta dalla nuova normativa al trasferimento e’ che non sia tale da pregiudicare i diritti dei creditori dell’azienda espropriata.
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