Arrivano notizie buone e positive da Roma. Il comune di Napoli non sarà commissariato. Non ci sono le condizioni per il dissesto, nessun crac finanziario. Gli incontri che si sono tenuti nelle ultime ore tra gli esponenti del governo e il sindaco Luigi de Magistris sono stati soddisfacenti. Le sezioni riunite della Corte dei Conti chiederanno all’amministrazione di Palazzo San Giacomo di fornire informazioni e dati più dettagliati sull’affidabilità finanziaria delle casse comunali e le azioni di risanamento avviate dall’amministrazione di sinistra.
Ottimista l’assessore al bilancio, Salvatore Palma. “Noi siamo in grado di pagare, siamo in condizioni di ottemperare ai pagamenti e abbiamo le risorse a disposizione per farlo”. L’esponente del governo cittadino annuncia incontri con le associazioni imprenditoriali, economiche e sociali della città. “Spiegheremo a loro perchè non siamo in dissesto e abbiamo creato una svolta” – insiste Palma – già nei prossimi 4 anni si uscirà dal pre dissesto”. I risultati sono positivi. “Nel 2013, il rendiconto relativo all’anno precedente ha visto un avanzo di bilancio di 67 milioni di euro”, per il 2014, sempre parlando di rendiconto, “possiamo superare i 100 milioni di euro”. Cifre che vanno a ridurre gli 850 milioni di deficit” accumulati dalle amministrazioni precedenti. Quanto ai rilievi della Corte dei Conti su dismissioni e partecipate, puntualizza, “sono legato all’esame della situazione al 2011, superata dalla pianificazione attuale”. Nel previsionale 2013-2015, sono iscritti “interventi pari a 15 milioni per la manutenzione stradale, 7,5 per l’edilizia scolastica, riesumati mutui dormienti, 10 milioni per le Municipalità. E oggi, con le leve finanziarie di cui il Comune dispone, “aumenteranno le risorse”. Così, per esempio, “i fondi per la manutenzione stradale passeranno da 5 milioni l’anno a 7, lo stesso vale per l’edilizia scolastica le cui risorse passeranno da 2,5 milioni l’anno a 7 milioni”. “Per la prima volta abbiamo appostato in bilancio, in dodicesimi, quanto spetta all’Asia per il funzionamento del sistema, con un milione in più al mese – conclude Palma – dal taglio degli stipendi dei collegi sindacali e dei cda abbiamo un risparmio intorno ai 100 milioni”
Fulvio Buono