Dopo il crollo di una palazzina a Torre Annunziata non sono più rinviabili interventi mirati per tutelare e mettere in sicurezza il patrimonio edilizio nell’area metropolitana di Napoli. Forze sociali, imprenditoriali e sindacali ripropongono la proposta di rendere obbligatorio il ‘fascicolo del fabbricato’, un documento che certifichi con chiarezza la conformità strutturale delle opere.
“Notizie drammatiche da Torre Annunziata. Già tre vittime , ogni cittadino ha il diritto ad una abitazione sicura ed ha il dovere di provvedervi – sottolinea Paola Marone presidente del Centro Formazione e Sicurezza di Napoli – Le istituzioni attraverso i vantaggi fiscali legati a ristrutturazioni, sismabonus ed ecobonus hanno dato un forte segnale, anche se servono urgentemente altre misure di sostegno economico e finanziario – aggiunge Marone – Le misure più urgenti devono essere varate per gli incapienti – Occorre una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza che, unitamente a tecnici ed istituzioni ,avvii un piano di conoscenza dello stato dei fabbricati per definire la messa in sicurezza del patrimonio avvalendosi di imprese e maestranze qualificate”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Gianpiero Falco, presidente della Confapi Napoli. “Chiamatelo fascicolo del fabbricato, patente degli edifici, carta d’identità dei palazzi ma un documento che attesti la conformità strutturale di un’opera è ormai un’esigenza normativa non più rinviabile”. “Si tratta di uno strumento che può letteralmente salvare la vita – aggiunge – perché prescrive l’aggiornamento costante dei dati e vincola tutta una serie di specifiche autorizzazioni all’adempimento di procedure che oggi, invece, sono del tutto incontrollabili. Coi risultati che abbiamo sotto gli occhi”. Dunque, sono necessari interventi urgenti da parte delle istituzioni locali e regionali. “Il patrimonio edilizio napoletano si sta sgretolando nell’indifferenza generale. E, nei contesti più degradati dal punto di vista socio-economico, questo rappresenta anche un problema di ordine pubblico”- aggiunge l’esponente delle piccole imprese – Ci sono palazzi fatiscenti, abusivi e irregolari, dal punto di vista amministrativo e manutentivo di cui nessuno si preoccupa. Nemmeno, purtroppo, gli Enti locali che dovrebbero invece esercitare il monitoraggio sul territorio. Il “fascicolo del fabbricato” è l’unica strada percorribile ma purtroppo ancora tanti non se ne rendono conto”.
Le associazioni, le forze sociali e sindacali sono pronte a svolgere il loro ruolo. “Registriamo una sequenza drammatica di palazzi che crollano e tante vite umane che si spezzano– sottolinea Giovanni Passaro, segretario generale della Fillea Cgil di Napoli – Da tempo chiediamo di rendere obbligatorio il fascicolo del fabbricato per ogni immobile di proprietà privata presente nel territorio italiano. Una qualche forma di documentazione propedeutica alla certificazione sismica e la messa in sicurezza degli edifici. Tanti sono stati i tentavi purtroppo andati a vuoto. Tanta è la responsabilità di una classe politica incapace e sorda. Esprimo la mia profonda solidarietà alle famiglie coinvolte”.
Appunto. Tanta è la responsabilità politica e delle istituzioni. Errori di progettazione, l’indefinita catena dei sub-appalti, la sicurezza sul lavoro vissuta come costo e non investimento, l’assenza di manutenzione degli immobili, il ridimensionamento professionale delle società che progettano e realizzano le messe in opere, sono lo specchio dei diversi fattori che incidono sulla sicurezza delle costruzioni immobiliari del nostro territorio. Urge un piano regionale che attivi il monitoraggio del patrimonio immobiliare a manutenzione periodica partendo dalla professionalità e dall’esperienza sia dei lavoratori che delle aziende edili. Magari prevedere nel piano, una norma che attraverso una quota da stornare dai fondi economici che la regione stanzia per le società e aziende che realizzando costruzioni e infrastrutture in Campania, sia investita annualmente nella manutenzione dell’edilizia abitativa regionale. La messa in sicurezza del territorio, oltre a prevedere interventi idraulico-forestali, interventi antisismici e la salvaguardia degli edifici pubblici indispensabili (ospedali, scuole, caserme) passa anche attraverso la messa insicurezza del proprio patrimonio immobiliare.
di Ciro Crescentini