Grande fermento nella rete per l’annunciato concerto di Mika in piazza Plebiscito a Napoli il 18 maggio in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni della Nutella.
Mika, dal suo profilo Facebook che ha circa tre milioni di contatti, ha scritto di ”essere molto contento di annunciare il suo primo concerto italiano a Napoli che sarà un grande evento gratuito in piazza Plebiscito a Napoli”.
Un annuncio a cui ha subito fatto seguito la nascita su twitter del gruppo ‘Mika Napoli’ in cui i fan si stanno dando appuntamento per non perdere la performance della star internazionale. Ma ad oggi manca ancora l’ok definitivo della Soprintendenza per l’evento della Ferrero.
Alla realizzazione dell’appuntamento il Comune sta lavorando ”da mesi”. A occuparsene sono l’assessore Carmine Piscopo per quanto riguarda i rapporti con la Soprintendenza e, dunque, per la concessione della piazza e Claudio de Magistris per l’organizzazione dell’evento.
A quanto fanno sapere dal Comune, con la Soprintendenza era stato raggiunto un accordo di massima nei mesi scorsi. L’intesa per la realizzazione dell’evento che – specificano da Palazzo San Giacomo – ”non ha natura commerciale”, impegna la Ferrero al pagamento di 50 mila euro per la concessione della piazza e al restauro delle statue equestri.
La manifestazione dovrebbe prevedere diverse iniziative in piazza al mattino e il concerto conclusivo che vedra’ sul palco non solo Mika, ma anche cantanti di livello nazionale.
Tra Comune e Soprintendenza si susseguono contatti e incontri per riuscire a raggiungere l’intesa definitiva che dia ufficialmente l’ok all’evento. Una manifestazione per cui – evidenziano dal Comune – Ferrero ha scelto Napoli e il Plebiscito ”da tempo”. Una scelta che – sottolineano da Palazzo San Giacomo – premia gli sforzi che l’Amministrazione sta facendo per migliorare l’immagine della citta’ e promuoverla all’estero. Un ‘no’ della Soprintendenza, pertanto, ”danneggerebbe il lavoro da tempo in atto per attrarre eventi di carattere internazionale, che non solo rilanciano la citta’ ma creano un positivo indotto economico-commerciale”.