ROMA – Sciopero generale il 13 dicembre, con modalità da definire a livello regionale e con quattro manifestazioni nazionali, a Milano, Roma, Napoli e Palermo. E’ la decisione presa da Feneal Uil-Filca Cisl-Fillea Cgil al termine dell’incontro odierno del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale edilizia con Ance e Coop. “Dopo 11 mesi di confronto con Ance e Coop nell’incontro di oggi le controparti- si legge nella nota dei sindacati- hanno sostanzialmente rimesso in discussione la soluzione ipotizzata nel precedente incontro per mettere in sicurezza l’anzianità professionale edile. Cosa ancor piu’ grave che le imprese rispondano alle richieste contenute in piattaforma sulla parte salariale con una proposta inaccettabile e provocatoria, dichiarando che non c’e’ disponibilità a definire alcun aumento contrattuale”. Per i sindacati “nessuna crisi puo’ giustificare l’azzeramento del ruolo del contatto collettivo nazionale di lavoro nè tanto meno puo’ essere usata per scaricarne il costo sui lavoratori”. Per gli edili di Cgil Cisl Uil “Ance e Coop hanno imboccato una strada senza ritorno, che ci allontana da un positivo rinnovo del contratto ma soprattutto ci allontana dalla giusta via d’uscita dalla crisi, che non può prescindere dal rafforzamento della qualità del lavoro e delle imprese. Si continua invece a rincorrere la mera riduzione dei costi e dei diritti, senza peraltro alcun rispetto dei vigenti accordi interconfederali”. “Oggi abbiamo assistito ad una pagina nera nelle relazioni sindacali del comparto dell’edilizia. Nessun pudore da Ance e Coop, le cui proposte appaiono provocatorie rispetto al diritto dei lavoratori di veder rinnovato il loro contratto”, è il commento del segretario della Fillea Cgil Walter Schiavella, che conclude avvertendo: “Proseguiremo la mobilitazione fino a quando non porteremo a casa il rinnovo del contratto nazionale, un diritto che nessuno puo’ mettere in discussione”. Sulla stessa lunghezza d’onda il leader nazionale della Uil edili. “L’atteggiamento di chiusura che la controparte continua a praticare e’ irresponsabile. In questo modo l’Ance vuol far pagare la crisi solo ai lavoratori”. Cosi’ il segretario generale Feneal Uil, Massimo Trinci, commenta la rottura. “Quello dell’Ance è un atteggiamento irresponsabile che rischia di far pagare solo ai lavoratori le conseguenze di una crisi epocale che ha ridotto il settore al collasso”, spiega Trinci. “La controparte – rende noto il segretario – si è rifiutata di entrare in merito dichiarandosi indisponibile a trattare le richieste avanzate dal sindacato; inoltre, ha rimesso in discussione intese già raggiunte su altri aspetti già concordati. L’Ance con il suo atteggiamento ha cercato di riversare solo sui lavoratori i costi della crisi rinnegando 5 anni di storia nei quali, come Stati Generali, avevamo tentato di individuare insieme, sindacati e imprese, percorsi comuni per il rilancio di un nuovo tipo di edilizia eco-sostenibile e di qualità, per la tutela e la salvaguardia del territorio e la messa in sicurezza delle zone a rischio, proposte che avrebbero potuto prevenire disastri ambientali e drammi umani come quello in Sardegna, ma il muro contro muro cui la controparte ci sta costringendo da mesi – conclude il segretario – rende vano tutto questo”
F.B