Un libro istituzionale che racconta la storia del teatro e il rapporto con la citta’, una mostra dedicata alla canzone napoletana e due spettacoli, tra cui la tradizionale Cantata dei Pastori. Per il periodo natalizio il Trianon, la storica struttura inaugurata nel 1911 da Edoardo Scarpetta nel cuore di Napoli e ora di proprietà pubblica, si fa in tre con un’offerta culturale variegata. Il volume ‘Trianon. Un teatro e la sua città, curato dai musicologi Paologiovanni Maione e Francesca Seller, ripercorre il primo secolo di vita del ‘teatro della musica’ attraverso la raccolta di saggi originali di studiosi napoletani. (tra questi, l’archeologa Daniela Giampaola che racconta le vicende legate al recupero della torre greca visibile nella galleria di platea, che rende unica la sala.
‘L’impresa di Partenope’ è il titolo della mostra che riaccende i riflettori sull’industria culturale sviluppatasi intorno alla canzone napoletana dai primi fogli volanti stampati a fine ‘800 fino ai cd-remix degli Almamegretta nel 1996. Il 78 giri di Funiculi’ funicula’, inciso dalla banda della Regia Marina militare, lo smalto per le unghie e i gadget natalizi che prendono spunto da ‘O sole mio nella versione di Elvis Presley o il 45 giri di ‘I te vurria vasa’, lanciato dai Dik Dik negli anni ’70, sono la prova delle filiere produttive create dalla musica partenopea, che ha rappresentato un modello anche a livello internazionale.
“Napoli ha avuto modo di mangiare per tanti anni con la musica e in generale con la cultura che oggi viene considerata uno spreco, mentre altri Paesi investono tanto in questo campo con un grande ritorno”, sottolinea Ferdinando Bideri, presidente dell’omonima fondazione che ha curato la mostra. Lo spazio dedicato alle performance musicali vede un’inedita esibizione di Gennaro Porcelli, che il 22 dicembre porta il blues made in Italy a teatro. Con Christmas in blues, il chitarrista di Edoardo Bennato presenta il suo nuovo disco Alien in Transit e racconta un viaggio ideale da Napoli a Memphis, accompagnato da Enzo Gragnaniello, Ronnie Jones e Rudy Rotta. Dal 25 dicembre all’Epifania il Trianon riapre le porte alla classica opera sacra teatrale diretta e interpretata da Peppe Barra, che narra le vicissitudini di Maria e Giuseppe nel loro viaggio verso Betlemme tra le insidie dei Diavoli che vogliono impedire la nascita del Messia.
“In un periodo di crisi che paghiamo innanzitutto noi operatori dello spettacolo – dice Barra – ci siamo dati un pizzico sulla pancia e ce l’abbiamo fatta anche questa volta, sperando che questo patrimonio della cultura napoletana si conservi nel tempo”. Tra le novita’ di quest’anno ci sono le coreografie firmate da Erminia Sticchi e il personaggio comico di Sarchiapone interpretato da Teresa Del Vecchio.
Red