HANNO PROVATO A RUBARCI LA CASA DELLE DONNE
Oggi la futura Casa delle donne a Napoli, che faticosamente abbiamo individuato presso l’immobile del Comune di Napoli sita in Rampe San Giovanni Pignatelli, ci ha riservato una brutta sorpresa.
Riuniteci per la nostra consueta riunione di gestione del giovedì, non siamo riuscite ad entrare: la serratura era stata sostituita dopo una vera e propria effrazione della porta d’accesso. Nelle stanze c’era il visibile segno del passaggio di qualcuno che ha voluto lasciare una firma, una scritta – quella visibile nella foto – su un manifesto dell’UDI affisso alla parete, e che si è preso la briga di arrotolare il nostro striscione e riporlo da parte, come un evidente segno dispregiativo. La corrente è stata riattaccata, come a preparazione dell’occupazione del sito.
Se qualcuno pensa di intimidirci, o peggio ancora, di sottrarci ancora una volta il sito individuato come sede della Casa delle donne ha commesso un errore. Non siamo intimidite. Siamo ancora più motivate a difendere un luogo, meglio, uno spazio politico che ci siamo conquistate con una lunga battaglia. Che non riteniamo di aver condotto da sole ma insieme a quante e quanti si stanno battendo in città per la conquista dell’uso civico collettivo degli spazi liberati.
Riteniamo che questa sia una battaglia collettiva, questo è infatti lo spirito con cui noi l’abbiamo affrontata. Pensiamo che sarebbe un grave errore politico, controproducente per tutti, se qualcuno pensasse di avere un diritto di prelazione rispetto ad altri sui luoghi.
Non ci è sfuggita la “firma” lasciata dai nostri visitatori. Ne riconosciamo la natura politica. Ma proprio per questo, perché ne abbiamo individuato la provenienza, consideriamo questo gesto quanto mai sbagliato.
Non si lotta per un diritto togliendolo agli altri. Non ci si batte per le donne usandone alcune contro altre. Non si risarcisce un torto, non si rimargina una ferita producendo altri torti e altre ferite.
Continueremo la nostra battaglia per gli spazi liberati per tutte e tutti ma difendendo con le unghie e i denti quello che si siamo conquistate per la nostra Casa delle donne. Perché crediamo che sia uno spazio utilizzabile da tutte e tutti, ma a partire dal riconoscimento imprescindibile che si tratta dello spazio politico delle donne e per le donne di Napoli
Per difendere questo spazio un gruppo di noi resterà a vigilare sulla Casa tenendo un presidio permanente.
NI UNA MAS!
(Chiara Guida dell’Assemblea delle donne di Napoli per la restituzione)