La Pubblica Amministrazione, le amministrazioni territoriali, le stazioni appaltanti pubbliche, le associazioni, le forze sociali possono avere un ruolo determinante per lo sviluppo della responsabilità sociale d’impresa nelle aziende del territorio. La responsabilità sociale è un concetto ormai acquisito da economisti di tutto il mondo e recepito anche nel modo politico, tanto che la Commissione Europea da circa dieci anni ne promuove la diffusione e sollecita politiche che facilitino l’integrazione delle preoccupazioni sociali ed ecologiche con le normali istanze commerciali e di profitto delle imprese.
Responsabilità sociale d’impresa è l’assunzione volontaria da parte delle imprese di un codice deontologico attento alle tematiche ambientali e al rispetto dei diritti umani e sociali, ad esempio: escludere il lavoro minorile e il lavoro forzato, impedire qualsiasi discriminazione basata su sesso, razza, orientamento sessuale, politico, religioso, garantire la sicurezza sul lavoro, garantire la salubrità del lavoro. Salute e sicurezza sul lavoro rivestono quindi per la responsabilità sociale d’impresa un ruolo di notevole rilevanza.
A Napoli e in Campania, il consorzio Promos Ricerche ha aperto uno sportello, un servizio di informazione e di assistenza tecnica sulla responsabilità sociale d’impresa. Un servizio efficacissimo e d efficientissimo a favore delle imprese.
Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro, attivato nel 1989 come “Consorzio Napoli Ricerche” e come tutti gli altri Consorzi della rete Città Ricerche, è nato da un’intesa tra IRI, Camere di Commercio e Università, articolata per aree regionali (Milano, Padova, Verona, Pisa, Roma, Catania). Attualmente il Consorzio è costituito da Enti pubblici (Camera di Commercio di Napoli, Consiglio Nazionale delle Ricerche e sei Università della Campania) e dal CEINGE scarl (a sua volta costituito da Università di Napoli Federico II, Comune di Napoli, provincia di Napoli, Camera di Commercio di Napoli e Regione Campania).
Ma perché una impresa dovrebbe farsi carico di avere comportamenti confacenti alla responsabilità sociale? “Perché in questo modo l’impresa entra in contatto più profondo con i suoi utenti e con il mercato di riferimento, e perché costruisce al suo interno un clima aziendale di rispetto delle varie istanze dei lavoratori, guadagnandone in termini di produttività e competitività sia nell’immediato che massimizzando gli utili nel lungo periodo”– spiega il dottor Attilio Montefusco, direttore generale del consorzio Promos ricerche. Non si tratta di fare azioni filantropiche ma si tratta di agire in modo responsabile e trasparente perché un comportamento etico va a favore del business. Varie Regioni hanno promulgato specifiche leggi per dare orientamenti e linee di indirizzo specifiche per promuovere e aumentare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra le regioni che hanno ritenuto necessario deliberare in modo esplicito in questa materia ricordiamo la Liguria, la Lombardia, le Marche, la Sardegna, la Valle d’Aosta e il Veneto.
Quali gli interventi potrebbero essere promossi dalle amministrazioni territoriali? “Soprattutto Piani per la formazione e la sicurezza, finanziamenti a progetti di formazione per la salute e sicurezza sul lavoro, servizi gratuiti di consulenza alle imprese per migliorare gli standard qualitativi delle condizioni di lavoro, premi e concorsi per incentivare la promozione della cultura della sicurezza e la diffusione di buone pratiche, ma soprattutto campagne di sensibilizzazione, formazione e informazione” – evidenzia il direttore Montefusco.
“L’adozione di comportamenti socialmente responsabili per un’impresa produce una serie di vantaggi: permette di usufruire, laddove previsti, di vantaggi fiscali, agevolazioni e semplificazioni amministrative – conclude Montefusco – Migliora l’efficienza della gestione aziendale, riduce il rischio d’impresa, rafforza l’immagine e la reputazione dell’azienda, crea un ambiente di lavoro migliore, più motivante e sicuro, facilita i rapporti di partnership con la conseguente concreta possibilità di incremento del fatturato”.
di Ciro Crescentini