Il consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino e’ stato arrestato stamattina nell’ambito di una inchiesta della Dda di Napoli sull’appalto per le pulizie nell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Polverino, ha accusato un malore al momento dell’arresto. E” stato accompagnato in ospedale. I carabinieri e personale Dia di Napoli stanno eseguendo 13 misure cautelari nell’ambito di una indagine della procura di Napoli su appalti all’ospedale civile di Caserta. Sono stati arrestati Giuseppe Grillo, insieme ai figli Roberto e Giuseppe, Pasquale De Feudis, Lazzaro Luce (ex presidente del Gladiator, società sportiva di Santa Maria Capua Vetere) e il consigliere regionale Angelo Polverino. A questi si aggiungono gli arresti domiciliari per Antonio Pascarella, e Antonio Rinaldi, Francesco Bottino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Tra gli arrestati dello scandalo Asl (appalti per i servizi di pulizie in tutte le Asl casertane) risulta coinvolto anche Lazzaro Luce, imprenditore originario di Santa Maria a Vico e residente a Nola. Secondo le prime indiscrezioni, sarebbe coinvolto nella vicenda per appalti presso l’Azienda ospedaliera casertana. Luce, è stato per due anni presidente del Gladiator, mentre in estate ha acquisito il Savoia. L’inchiesta fa riferimento agli appalti per i servizi di pulizia nelle sedi Asl di Caserta, e l’accusa è la turbativa d’asta e corruzione aggravata dall’ articolo 7, concorso esterno in associazione mafiosa.Secondo quanto si è appreso, l’ipotesi di reato e’ quella di turbativa d’asta, e i provvedimenti restrittivi riguardano vertici del nosocomio e dirigenti dell’Asl di Caserta. I reati contestati agli indagati sono aggravati dall’averli commessi per agevolare un clan, i Belforte di Marcianise. Nel corso delle indagini, poi, è emersa anche una “forte ingerenza dei politici nell’amministrazione degli appalti pubblici, concretizzatasi nel segnalare ai dirigenti Asl da loro stessi nominati, le ditte cui fare aggiudicare le gare”, dicono i pm. I provvedimenti riguardano un consigliere regionale, dirigenti Asl e imprenditori cui sono contestati a vario titolo concorso esterno associazione a delinquere di stampo mafioso, abuso d’ufficio, corruzione e turbativa d’asta avvalendosi del metodo mafioso. Le gare sotto esame sono quelle per la gestione dei servizi di pulizia nel nosocomio.
Redazione