Intervista a Maria Muscarà , napoletana, docente, ambientalista storica, da decenni protagonista del mondo dei comitati e delle associazioni, fautrice di programmi per una mobilità umanizzata, prima nel meetup Napoli e poi nel Movimento 5 Stelle. Maria Muscarà si è candidata come consigliere regionale nella lista del M5S. La prima candidatura politica.
Perchè ha deciso di candidarsi a consigliere della Regione?
Perchè i nostri figli abbiano il sostegno di un reddito di cittadinanza e vadano a lavorare fuori per scelta e non per disperazione. Perchè si punti sul lavoro e sulla formazione. Perchè vogliamo scardinare le porte delle commissioni, i dossier segreti e chiedere “Che fine hanno fatto i soldi sottratti allo sviluppo?”. Perchè non si parli più di terra dei fuochi ma solo di Campania Felix. Perchè vogliamo che si lavori per l’acqua pubblica, per il compostaggio, per gli asili, per il sostegno alle donne agli anziani e ai disabili e per una mobilità umanizzata. Perchè non voglio più consiglieri indagati delle spese allegre. Perchè non consentirò consulenze milionarie e chiederemo conto degli scandali della regione .
Quali sono i punti più importanti del programma della sua lista?
il primo punto il più importante condiviso da tutti i candidati è che la politica non dovrebbe dare da vivere a nessuno dovremmo essere prestati alla politica per un breve periodo e poi tornare al lavoro di prima con un sostegno “onorevole” e rispettoso delle miserie dei cittadini e poi rispetto del futuro della terra e dell’uomo in tutte le azioni politiche
Come si pone la sua lista nei confronti dei temi ambientali e dello sviluppo sostenibile, quali termovalorizzatore, terra dei fuochi ed energia nucleare?
Cancellare il piano della gestione regionale rifiuto che vede nell’incenerimemento la fase conclusiva, Il Rifiuto non Esiste. Basta alla produzione di Energia dai Rifiuti. No agli Inceneritori. No ai digestori. Basta trattamento meccanico-biologico.
Riduzione, riuso, recupero, riciclo, frazione secca, riduzione degli imballaggi, raccolta differenziata spinta di qualità, separazione secco umido Immediato Revamping degli Stir esistenti, contrasto al cartello, monopolio del consorzio Conai.
Frazione umida.Riduzione a monte con compostaggio domestico condominiale di quartiere di prossimità, tariffa puntale chi meno produce meno paga. Terra dei Fuochi: serrati controlli sul territorio, individuazione delle produzioni a nero, regolarizzazione delle aziende che adesso trovano più vantaggioso questo tipo di smaltimento illecito. Energia fonti rinnovabili sulle quali puntare sole, vento, calore naturale della terra…. la ricchezza della nostra terra non dovremmo comprare nulla da nessuno
Se venisse eletta, cosa farebbe nei primi 100 giorni?
Primi passi ovvero cominciare a capire davvero questi signori cosa hanno lasciato nelle casse, quanti debiti e qual è il bilancio reale sul quale operare. Pretenderei la trasparenza assoluta degli atti amministrativi. Chiederei l’istituzione di controlli: sull’ efficienza dei trasporti; della spesa sanitaria; su tutte le partecipate ( molte attività possono essere svolte dagli uffici regionali); su tutta la spesa regionale. Chiederei l’eliminazione delle indennità per consiglieri e degli assessori e delle auto blu, la verifica del benessere di cittadini in relazione ai servizi offerti ai cittadini. La verifica della spesa dei fondi regionali ed europei – tenendo conto reali bisogni e richieste dei cittadini – e la valutazione gestionale dei 1040 fabbricati e degli oltre 6 mila terreni di proprietà della regione. Infine chiederei l’ utilizzo di software formato open.
Parliamo degli avversari, soffermandoci in particolare su Caldoro e De Luca
Parlare di Caldoro e De luca è davvero commentare gli incommentabili entrambi rappresentano la vecchia politica cristallizzata ed immortale di chi ha fatto di un ruolo elettivo, il suo lavoro per la vita. Entrambi rappresentano il fallimento delle politiche campane e nazionali. Il fatto poi che abbiano costituite liste di “impresentabili” o ad alleati che presenteranno il conto al momento opportuno, mette una pietra tombale su ogni speranza di risollevare la Campania dal baratro