NAPOLI – Fischi. Bordate di fischi impietosi per tutti a fine partita. Il pubblico e’ spazientito, il Napoli e’ debole, indifeso. La retroguardia degli azzurri e’ un colabrodo, incassa altri tre gol in condizioni a volte imbarazzanti. L’Udinese pareggia e la Juventus si allontana sempre di piu’.
E dire che la partita si era messa bene per la squadra di Benitez quando, sul finire del primo tempo, una doppietta di Pandev aveva scavato un solco profondo tra i padroni di casa e l’Udinese. Poi un autogol di Fernandez in chiusura di primo tempo riapre la gara e nella ripresa la tenuta della difesa azzurra ha un crollo. Le squadre sono entrambe rimaneggiate. L’Udinese deve fare a meno della coppia titolare d’attacco, per gli infortuni di Di Natale e Muriel, mentre Benitez e’ costretto a rinunciare, oltre agli infortunati ‘storici’ Zuniga e Mesto, anche ad Hamsik, Berhami e Reina, quest’ultimo sostituito dal debuttante giovane brasiliano Rafael. L’Udinese mantiene il predominio del gioco a centrocampo e complessivamente le due squadre non riescono quasi mai a presentarsi nelle aree di rigore avversarie in condizioni tali da mettere in pericolo i portieri.
Nella prima mezz’ora di gioco il Napoli tenta la via del gol con un tiro di Insigne che non prende il giro giusto e, sull’altro fronte, un tiro di Nico Lopez, deviato involontariamente da Fernandez trova un provvidenziale guizzo di Rafael che si oppone con una mano. Sul finire della prima frazione di gioco la partita si infiamma all’improvviso, grazie ad un uno-due di Goran Pandev che nel giro di tre minuti, dal 37′ al 40′, realizza una doppietta. L’Udinese ha una reazione orgogliosa e riesce a dimezzare lo svantaggio prima del riposo, grazie ad uno sciagurato tocco di piede di Fernandez che per anticipare un avversario depone la palla alle spalle di Rafael.
Nella ripresa il Napoli sembra intenzionato a chiudere la gara e si riversa in attacco con maggiore convinzione. Il problema degli azzurri è però dalla cintola in giu’. Basta una distrazione dei centrocampisti o un passaggio sbagliato per innescare l’attacco degli avversari. A quel punto la difesa, presa d’infilata, va in bambola. Cosi’ nasce il gol del primo pareggio dei friulani e cosi’ anche quello del 3-3 definitivo, con gli azzurri impegnati a fare le belle statuine davanti alla porta, su un traversone da calcio d’angolo.
Insomma il Napoli ‘buca’ la prima delle tre partite consecutive che contrassegnano questa settimana. Ora dovrà ricevere l’Arsenal ed i presagi per la gara decisiva di Champions non sono dei migliori. Poi domenica sera al San Paolo tornerà Walter Mazzarri alla guida della sua Inter.
Il Napoli ha molta strada da fare e se un aiuto non verra’ dal mercato di gennaio potrebbe anche fermarsi lungo la via.
Rafa Benitez ai microfoni di Sky Sport è apparso piuttosto contrariato soprattutto per la prestazione della sua difesa: “Abbiamo fatto degli errori su palla inattiva e credo che soffriamo perchè facciamo questo tipo di errori. Sui corner dobbiamo essere più attenti. Dobbiamo ancora migliorare in fase difensiva”. Si aspettava una Juve così distante a questo punto del campionato? “La Juve è la squadra con la rosa più forte, per questo ha vinto gli ultimi due campionati e ha il fatturato migliore. Il Napoli sta facendo comunque un ottimo campionato”Higuain è apparso molto generoso, ma quasi mai servito dai compagni. “Le difese avversarie sanno perfettamente della pericolosità di Higuain – ha detto Benitez – e quindi gli mettono sempre tanti uomini vicino. Lui gioca molto con la squadra, ma anche gli altri devono giocare più vicini a lui”.
Al San Paolo c’è stato anche qualche fischio oggi al termine della gara: “Tutti si aspettavano un Napoli in corsa e con più punti – ha detto Benitez – quando si sbagliano certe partite nessuno deve essere contento e non lo sono nemmeno io”. Ha già idea di come si debba affrontare l’Arsenal? “Con una squadra corta e stretta – ha risposto Benitez – lavorando con intensità nella fase difensiva. Poi bisognerà fare due o tre reti”. Ha un girone piu’ difficile la Spagna o l’Italia ai Mondiali? “Per me il girone dell’Italia è più difficile”, ha concluso Benitez.
Red